Accoglienza a Camigliano Camigliano non è solo Brunello, ma molto di più. Trascorrere alcuni giorni a Camigliano vuol dire, infatti, inserirsi in un ambiente apparentemente fuori dal tempo, fare l'esperienza della vendemmia o della raccolta delle olive, avere l'opportunità di partecipare a degustazioni guidate dei nostri vini o di mangiare nel piccolissimo ristorante del borgo dove la padrona di casa realizza quotidianamente superlativi piatti tipici della tradizione contadina toscana. Le famosissime "crete senesi" della Val d'Orcia fanno, inoltre, da sfondo a paesaggi lunari indimenticabili dove non sono rari incontri inusuali come quello con qualche famiglia di cinghiali che ne abitano i boschi. Per gli amanti dell'arte la zona offre opere splendide fuori dai circuiti turistici abituali come l'Abazia di S.Antimo, Monte Oliveto Maggiore, S.Galgano, tanto per citarne solo alcuni. Se le città d'arte toscane sono un forte richiamo, da Camigliano si arriva in un'ora a Siena e in meno di due ore a Firenze. Roma è a circa due ore, il mare dell'Argentario a un'ora e mezza. Turimo verde a Camigliano Camigliano ha il fascino di un borgo toscano il cui nucleo originale è precedente all’anno 1000: un gruppo di case in pietra e mattoni che mantengono inalterate le loro originarie caratteristiche. Posto sulla cima di una dolce collina circondata da boschi e vigneti, vi regna il silenzio pieno di suoni della campagna che inizia all’alba e prosegue ininterrotto fino al calar del sole, lasciando poi la notte nell’assoluta assenza di rumori. Alcune piccole case sono a disposizione per le vacanze dei pochi fortunati che riescono a prenotarle in tempo. Non un'automobile, non una macchina, tranne i trattori che portano le uve in cantina durante il periodo della vendemmia e qualche volta “l’ape” dell’anziano sacerdote che viene a celebrare la S. Messa per i 34 abitanti di Camigliano, nella piccola Chiesa posta al centro del borgo. Passeggiare tra boschi e vigneti o nei vicoli di Camigliano, scambiare due parole con i suoi abitanti, entrare in cantina, nella barriccaia o nella sala di degustazione a servizio degli ospiti, è un’espe-rienza che porta indietro nel tempo e riconcilia con la vita.