Associazione NettaridiBacco, Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello e la Fondazione Giovanni e Giuliana Colombini sono lieti di invitarLa a “Montalcino del Sorriso”, un incontro con i giovani produttori per parlare del futuro del Brunello.

Presentazione libro “Brunellopolis” e talk show con i produttori moderato dal giornalista Andrea Dal Cero.

 Sabato 21 Febbraio 2009, dalle ore 17.00, al Museo del Brunello (Direzione S. Antimo/Fattoria dei Barbi) ospiteremo una realtà produttiva dove la componente “giovane” ha raggiunto considerazione e valore all’interno delle logiche aziendali, apprestandosi a costruire un nuovo percorso in direzione del Brunello del futuro.

     

PRODUTTORI  PARTECIPANTI

  • Hayo Loacker (anni 35) – Az. Agr. Corte Pavone

 “A Corte Pavone l'occhio vive un'esperienza unica, potendo spaziare da un vigneto di circa 16 ettari fino all'orizzonte delle colline toscane, baciate da una luce unica, di fronte a tutto ciò si trova Montalcino. Molte erbe aromatiche come rosmarino, timo, lavanda adornano i dolci pendii suggerendo con i loro sentori quali aromi caratterizzeranno il futuro Brunello di Montalcino.”

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – Rosso di Montalcino Doc 2007

  • Daniela Burroni (anni 25) – Ferro di Gabriella Maccari

Questa azienda, a conduzione familiare, é stata fondata nel 1983. Ha una superficie di 4 ettari, tutti iscritti a Brunello con produzione di circa 7000 bottiglie di Brunello e 6000 di Rosso di Montalcino.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – Rosso di Montalcino Doc 2007

  •  Marco Ciacci (anni 24) – Fornacella

“Il Brunello di Montalcino della Fornacella da un risotto elegante e caratteristico. La preparazione con brodo leggero di verdura e la mantecatura con un formaggio delicato ma dotato di struttura permettono di cogliere al meglio i sentori caratteristici di uno dei vini più grandi del mondo. Ad esaltare questo risotto e i suoi sapori, scaglie di Crutin al Tartufo nero...” (recensione culinaria)

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – Rosso di Montalcino Doc 2007

  •  Fabian Schwartz (anni 25) – La Magia di Harald Schwartz

L’azienda applica una viticoltura naturale, evitando l’uso di sostanze chimiche sulla vite e sul terreno. Il risultato è una vite più robusta ed una quantità produttiva più bassa ma di qualità.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2001 – Brunello di Montalcino Docg 2004 – Rosso di Montalcino Doc 2007

  •  Gianfranco Bomba (anni 23) - La Velona di Marcello Buontempo

I vigneti aziendali ricoprono un'area di 12 ettari, tutti impiantati a Sangiovese Grosso, il clone che dà origine al Brunello di Montalcino; sono situati ad un'altitudine di 280 metri sul livello del mare, posizione considerata ideale per i vigneti.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2001 – Brunello di Montalcino Docg 2003 - Brunello di Montalcino Docg 2004

  •  Giulia (anni 25) e Valeria Vittori (anni 20) - Molino di Sant’Antimo Sas

“Attraverso la terra gli antenati ci lasciano in eredità la loro vita. Vivendo in essa e di essa noi la trasmettiamo trasmutata ai posteri. Il più importante debito di lealtà nei confronti della terra lo restituiamo con l’amore, l’affetto, le cure, la fatica e le attenzioni. Nel rispetto di questo spirito lavoriamo.”

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – “Il Romito” 2004 Sant’Antimo Doc

  •  Silvano Padelletti (anni 21) – Az. Agr Guido Padelletti

Da circa 6 ettari di vigneto denominato a Brunello di Montalcino D.O.C.G, e quindi da circa 480 quintali di uva, ne vengono ogni anno scelti e selezionati non più di 100 quintali per una produzione massima di 7000/8000 bottiglie, destinate ad un pubblico di amanti della qualità e di cultori del vino.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 1998 – Rosso di Montalcino Doc 2004

  •  Francesco Cantini (anni 27) – Piombaia

La lavorazione delle uve e dei prodotti è curata direttamente dai titolari, secondo tecniche che combinano l’antica tradizione contadina alle moderne innovazioni, senza intaccare la qualità del risultato, bensì a migliorarla.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – Gatto Nero Doc 2006

  • Roberto (anni 34) e Barbara Nannetti (anni 37) – Tenuta Crocedimezzo

La Tenuta Crocedimezzo è un’Azienda a conduzione familiare che produce da oltre trent'anni Brunello di Montalcino Docg, Rosso di Montalcino Doc, una ristretta quantità di Olio Extra Vergine d'Oliva, Grappa di Brunello, Rosolio ai petali di rosa e da circa 4 anni un Vino da Tavola di fantasia, affinato per oltre due anni in "barriques" chiamato "Crociato Nero".

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2003 – Brunello di Montalcino Docg 2004 – “Crociato Nero”

  •  Francesca (anni 28) e Andrea Ciacci (anni 31) – Tenuta di Sesta di Giovanni Ciacci

Sono del 1966, anno in cui è stata riconosciuta la DOC Brunello, le prime bottiglie di Brunello della Tenuta di Sesta realizzate da Giuseppe Ciacci, padre dell’attuale proprietario Giovanni e nonno dei due fratelli presenti alla manifestazione.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004

 

  • Emanuele Nardi (anni 30) – Tenute Silvio Nardi

L’azienda è stata sempre diretta dalla famiglia Nardi con passione e dedizione, perseguendo l’obbiettivo della qualità e investendo nella ricerca, cercando comunque sempre di mantenere intatto il suo carattere di fattoria.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – Rosso di Montalcino Doc 2007

  •  Simone Nannetti (anni   ) Az. Agr. Colombaio

L’attaccamento alle proprie radici unito alla volontà ed all’incessante impegno di Simone e Marco hanno fatto di questa Azienda una scommessa vincente per questa e per le future generazioni Nannetti. La grande dedizione e passione che caratterizza la famiglia Nannetti ha permesso il recupero di olivi secolari circa 300 piante per la produzione di olio extra vergine di oliva.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Docg 2004 – Rosso di Montalcino Doc 2006

  •  Violante Gardini (anni 25) – Casato Prime Donne

Nel 1592 il Casato era già degli antenati di Donatella Cinelli Colombini che vi andavano a caccia e vi portavano le mogli in luna di miele. In tempi più recenti è stato della nonna e poi della madre di Donatella che in futuro lo passerà alla figlia Violante. Dal 1998 il grande edificio in pietra ha un nuovo nome, Casato Prime Donne, ed è la prima cantina in Italia dove l’ organico è interamente femminile.

Vini presentati:

Brunello di Montalcino Prime Donne Docg 2004 – Cenerentola Doc Orcia 2004

 

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